Mettersi alla guida di un veicolo è un compito impegnativo, anche se spesso sottovalutato. Si sale sul veicolo, si mette in moto a qualsiasi ora della giornata, per compiere qualsiasi tragitto, senza badare a orari, stanchezza, stato di salute: quello che conta è raggiungere una certa destinazione, nel minor tempo possibile
Fondamentale è l’approccio con cui ci mettiamo alla guida, non va dimenticato che le statistiche attribuiscono al fattore umano la maggior parte delle responsabilità degli incidenti ( 3385 vittime e 257421 feriti nel 2013 ). Significa che gran parte delle vittime sulle strade italiane è il risultato di un comportamento errato di almeno uno dei conducenti coinvolti.
Ecco perchè la guida deve essere sempre considerata qualcosa di estremamente serio, durante il quale vengono richieste concentrazione, attenzione, rapidità di reazione, tensione e sforzo muscolare.
CONCENTRAZIONE: la distrazione è uno dei fattori di rischio determinanti per il conducente di un veicolo. Oltre ai telefoni cellulari, incidono negativamente sull’attenzione anche l’autoradio ( ricerca stazioni radio, volume molto alto ), fumare, utilizzo dei sistemi di navigazione.
Ritardi impercettibili nei tempi di reazione di un conducente possono comportare conseguenze disastrose. In un solo secondo, il tempo necessario per dire “pronto” al telefonino, un auto che viaggia a 130 km/h in autostrada percorre circa 36 mt.
Se il conducente si accorge di un pericolo/ostacolo con un anticipo di soli due decimi di secondo, può risparmiare quasi sei metri; magari proprio quelli che permettono di evitare un incidente.